LA NOSTRA STORIA
LA NASCITA
Il sorgere, in forma naturale, di questa solidarietà di gruppo e gli effetti benefici che ne derivavano suggerirono allo staff medico di incoraggiare questo stato di fatto con il favorire la creazione di una associazione o di un circolo formato da un gruppo di cardiopatici che frequentavano la riabilitazione. Ciò avrebbe permesso, tramite il mantenimento nei tempi successivi di un contatto con i Soci dell'associazione, uno studio ed un controllo da parte della cardiologia sugli effetti a lungo termine della terapia a suo tempo applicata. Questo punto di vista dei medici veniva recepito da uno dei frequentatori della riabilitazione, Arrigo Curiel, il quale, per sue condizioni particolari, si trovava a stretto contatto sia con il prof. Camerini che con il dott. Scardi. Ed era proprio il Curiel, in accordo con i dottori Gori e Pivotti, a proporre ad un gruppo di partecipanti alla ginnastica riabilitativa la creazione di un circolo di cardiopatici, sia quale sussidiario all'opera della Cardiologia Triestina, sia quale operatore sociale, con lo scopo di promuovere iniziative atte ad assicurare e diffondere forme preventive e riabilitative, sensibilizzando la collettività sulle malattie cardiovascolari, aventi ormai una caratteristica di malattia sociale (meglio prevenire che curare). L'idea veniva accolta con entusiasmo da questo gruppo, che nel ricercare il nome da dare al futuro Circolo, accettava quello proposto dal dott. Pivotti, ossia il titolo di una vecchia canzone americana: SWEET HEART (dolce cuore). Nella stessa occasione, questo ristretto numero sceglieva tra i suoi componenti le nove persone che avrebbero formato il "Comitato Promotore", incaricandolo di stendere uno statuto del Circolo e di convocare quanto prima la ASSEMBLEA COSTITUTIVA DEL CIRCOLO SWEET HEART.
Il giorno 4 marzo 1978, in Trieste, via Molino a vento n° 123, presso la sede del Centro per la riabilitazione funzionale e motoria del cardiopatico, dell'Ospedale Santa Maria Maddalena, presenti membri del Comitato Promotore e coloro che avevano dato la loro adesione alla prima riunione costitutiva, in totale ottanta persone, veniva preso in esame, discusso, ed infine approvato lo Statuto del Circolo Sweet Heart, preventivamente abbozzato dal Comitato Promotore, ed automaticamente decisa la costituzione del Circolo stesso con l'elezione del primo Consiglio Direttivo, sette eletti tra i soci, più due di diritto: un medico ed un paramedico (Avian Giorgio, Clari Giovanni, Cramastetter Mariano, Curiel Arrigo, Fattovich Giorgio, Favento Antonio, Marinelli Vittorio, dott. Gori Pierpaolo e il terapista Fonda Fulvio) e del primo Collegio dei Sindaci, tre eletti tra i soci (Corzani Tullio, Fain Isidoro e Franzelli Ferruccio).
Con l'espletamento di queste formalità nasceva, primo in Italia, un Circolo formato da cardiopatici, a merito della Cardiologia Triestina - all'avanguardia sia nella metodologia medica che riabilitativa - ed a merito pure dei cardiopatici, che gratificati dalle cure ricevute, avevano intuito l'importanza che il Circolo avrebbe acquisito a vantaggio loro, dei futuri cardiopatici e della collettività tutta.